17.5 Il nuoto e la bellezza femminile
Molte volte quando si nota una bambina che eccelle particolarmente nei corsi di nuoto e si domanda alla mamma se è interessata all'agonismo, spesso la risposta è: "No! Mia figlia non farà la nuotatrice, altrimenti diventa 'un armadio'".
Lo sport del nuoto, è vero, gode della fama di rovinare l'estetica femminile e, in effetti, praticando il nuoto agonistico le spalle diventano quadre e la muscolatura del tronco aumenta: in particolare si sviluppano i muscoli deltoidi (situati fra la clavicola, la scapola e l'omero), i pettorali e il trapezio. Molte persone, inoltre, credono che smettendo di nuotare inevitabilmente si ingrassi. Questi due fattori fanno sì che tante mamme non permettano alle loro figlie di intraprendere una carriera sportiva, magari potenzialmente ricca di soddisfazioni.
Se analizziamo più da vicino queste credenze scopriamo, però, che non è del tutto vero quello che spesso viene attribuito al nuoto. Smettendo di nuotare, infatti, scompaiono in breve tempo, soprattutto nella donna, alcune caratteristiche fisiche acquisite con l'allenamento come, per esempio, l'ipertrofia muscolare tanto temuta dalle mamme.
Per quanto riguarda l'aumento di peso, invece, è sbagliato pensare che la pratica dello sport sia la causa di qualche chilo in più; c'è chi ritiene erroneamente che lo sportivo, per il fatto che l'attività fisica lo porta a consumare di più e quindi a introdurre un maggior numero di calorie, conservi l'abitudine a mangiare tanto anche quando avrà cessato l'agonismo. In realtà quello che succede è che facendo regolarmente del movimento riescono a essere magri anche coloro i quali tendenzialmente non lo sarebbero affatto.
Non è per niente vero, allora, che il nuoto rovina la bellezza femminile, tanto più che oggi il modello ideale di donna bella non è più, come un tempo, quella grassoccia e senza muscoli, ma è quella magra e forte, atletica e dinamica, qualità che vengono assicurate quando si pratica lo sport del nuoto.
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