13.2 I crampi
Un disturbo molto frequente del nuotatore è il crampo. I crampi sono contrazioni involontarie, durevoli, che provocano un dolore a volte molto forte. Di solito la contrazione muscolare avviene quando dal cervello parte uno stimolo ben preciso che dal moto-neurone arriva al muscolo interessato, facendolo contrarre a una intensità adeguata al lavoro da compiere. Nel caso del crampo, invece, i muscoli colpiti sono duri: quasi tutte le unità motorie che lo compongono, infatti, sono contratte senza alcun controllo da parte della nostra volontà.
Le cause del crampo sono molteplici, ma dato che a noi interessa il crampo del nuotatore è bene eliminare le cause generali quali affezioni muscolari, infettive, infiammatorie e forse anche endocrine. Nel caso dello sportivo, e quindi del nuotatore, le cause principali sono da ricercarsi in un eccessivo sforzo muscolare; i "nuotatori della domenica", del resto, accusano molto spesso i crampi a muscoli che solitamente non fanno lavorare, come quelli del polpaccio e della pianta del piede. Ha anche molta importanza lo squilibrio idrico-salino con riduzione, in particolare, del sodio del corpo. Qualche anno fa, infatti, i ciclisti erano soliti ingerire compresse di sale, cioè di cloruro di sodio, per prevenire i crampi; tale espediente, però, oltre a provocare a taluni corridori irritazioni alla mucosa gastrica, faceva aumentare notevolmente la sete. È anche vero, comunque, che chi per motivi di allenamento o di lavoro suda molto e perde dunque una notevole quantità di sali minerali, istintivamente tende a mangiare cibi più salati. Gli atleti che soffrono di crampi dovrebbero bere ogni giorno dopo l'allenamento quelle bevande saline dal gradevole sapore di arancia appositamente studiate per reintegrare i sali minerali persi.
Quanto al crampo notturno, c'è da dire che esso colpisce i nuotatori o gli atleti in genere che fanno lavorare molto la muscolatura, ma anche, con minor frequenza, le persone sedentarie. Questo tipo di crampo interessa di solito il gastrocnemio e il soleo che, nel loro insieme, formano il tricipite surale, cioè la muscolatura del polpaccio. La causa esatta non è ancora chiara; questi crampi, infatti, possono essere episodici, senza alcun rapporto con la pratica sportiva, oppure verificarsi per più notti consecutive.
Quando sopraggiunge il crampo, non bisogna massaggiare il muscolo o cercare di accorciarlo, ma si deve determinare un suo allungamento; nel caso del crampo al polpaccio, per esempio, si deve esercitare una flessione forzata del piede, tirando con forza la punta del piede verso il ginocchio. Bisogna poi cercare di rilassare la muscolatura e bere al più presto una bevanda reidratante o, in mancanza di questa, bere un po' d'acqua con un pizzico di sale.
Ai nuotatori e a tutti quelli che soffrono di questi disturbi consiglio di eseguire, soprattutto nei primi periodi di allenamento, dello stretching per la muscolatura del tricipite surale; aiuta moltissimo a prevenire i crampi.
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