16.4 Regole generali per un buon adattamento in acqua del neonato
Più il bambino è piccolo e più è vulnerabile alle variazioni di temperatura, in particolare al freddo; questo a causa della delicatezza della sua pelle e del fatto che la superficie cutanea in proporzione al peso è più che doppia di quella di un adulto e, di conseguenza, determina una dispersione di calore proporzionalmente doppia.
La temperatura dell'acqua, quindi, deve essere tenuta sempre sotto controllo e non deve mai essere inferiore ai 31-32 gradi. L'ideale teorico sarebbe poterla mantenere poco sotto i 37 gradi (temperatura corporea dell'uomo), ma a questa gradazione sorgono dei problemi tecnici in quanto evapora il cloro, elemento fondamentale per la disinfezione dell'acqua. Per abituare il piccolo a qualche grado in meno è bene, quindi, incominciare ad abbassare gradualmente la temperatura dell'acqua del bagnetto casalingo.
Per ciò che riguarda la frequenza delle lezioni si deve tenere conto di alcuni fattori. Innanzi tutto bisognerebbe fare almeno una lezione la settimana, per far sì che il bambino si ricordi delle esperienze e delle nozioni acquisite nella lezione precedente. È importante, inoltre, assecondare il livello di apprendimento del bebè, nel senso che a mano a mano che progredisce si possono proporre esercizi nuovi, più complessi, e si può quindi aumentare il ritmo delle lezioni settimanali. L'aumento delle lezioni settimanali deve anche seguire il clima; in estate, dunque, si possono fare più lezioni che in inverno.
Ecco quali possono essere considerati i segnali d'allarme più importanti: la perdita di peso, il sonno disturbato, il comportamento noioso, segni evidenti di un lavoro eccessivo, troppo intenso o male organizzato. In questi casi si dovrà, di conseguenza, ridurre il numero delle lezioni.
Prima di iniziare il ciclo delle lezioni è indispensabile, inoltre, sottoporre il bambino a un'accurata visita medico-pediatrica per verificare il suo stato di salute generale.
È utile, infine, che i genitori seguano alcuni criteri per ciò che concerne l'alimentazione del bebè prima e dopo la lezione. Se è sconsigliato somministrare del cibo al piccolo un'ora prima di entrare in acqua, è invece utile fargli prendere due ore prima una merenda leggera facilmente digeribile; questo ha il vantaggio di fornirgli le calorie necessarie per sostenere lo sforzo in acqua. Terminata la lezione il bebè deve mangiare per recuperare tutte le calorie perse; è inoltre buona regola fargli bere una bevanda calda.
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