6.2 Il colpo di gambe
La rana è l'unico stile in cui la spinta delle gambe contribuisce in misura maggiore delle braccia all'avanzamento del nuotatore.
Quando il nuotatore ha terminato la fase di spinta ed è all'inizio del recupero, si trova con i piedi in flessione plantare e con le gambe distese poco sotto la superficie dell'acqua.
Il recupero delle gambe inizia con la flessione delle anche e delle ginocchia; in tal modo i talloni si avvicinano ai glutei (in questo movimento il buon ranista mantiene i piedi quasi uniti). Raggiunto il punto di massima flessione (l'angolo fra le cosce e il tronco è di circa 120°), le ginocchia si allargano leggermente e i piedi assumono la posizione adatta per iniziare la fase attiva di spinta. Questa posizione si ottiene portando i piedi in flessione dorsale (piedi "a martello"), con la punta rivolta verso l'esterno (figura 28).
La fase attiva inizia con una lenta estensione delle ginocchia e con una lenta rotazione delle cosce, cosa che permette ai piedi di avere una maggiore superficie di spinta (figura 29). Aumentando l'estensione delle ginocchia, i piedi continuano a spingere, con una velocità in crescendo, in fuori e indietro. Ultimata l'estensione delle ginocchia, gli arti inferiori si trovano completamente distesi e quasi uniti. I piedi concludono la fase propulsiva con una vigorosa flessione plantare. La figura 30 mostra l'intero ciclo del colpo di gambe a rana.
Torna all'indice