11.12 Il cuore e la circolazione
Il cuore è un muscolo striato involontario. Il suo compito principale è quello di far circolare il sangue che, come abbiamo già visto nel precedente paragrafo, esplica le due necessità fondamentali dell'organismo:
- Fare arrivare l'ossigeno, le sostanze nutritive e di altro tipo ai miliardi di cellule che costituiscono gli organi del corpo umano.
- Allontanare le sostanze nocive da queste stesse cellule.
Possiamo pertanto definire il cuore come una pompa permanentemente in attività.
Il muscolo cardiaco si trova nel mezzo del torace, sotto lo sterno; è un organo con quattro cavità: due superiori (atrio destro e sinistro) e due inferiori (ventricolo destro e sinistro). Ciascun atrio comunica con il corrispondente ventricolo, mentre non c'è comunicazione né fra i due atri, né fra i due ventricoli (figura 41).
Si è paragonato il lavoro del cuore a quello di una pompa, tuttavia non si tratta di una pompa standard, cioè una pompa che nello stesso individuo lavora sempre nell'identica maniera e che ha uguali caratteristiche in tutti gli individui; la quantità di sangue che pompa è infatti molto diversa a seconda dell'intensità con cui il corpo sta lavorando. Inoltre fra un soggetto e l'altro ci sono molte differenze, in particolare per quello che riguarda la quantità massima di sangue che può venire messo in circolazione per ogni minuto.
Il cuore è rivestito da una sottile membrana: l'epicardio. Le quattro cavità sono rivestite internamente dall'endocardio. Le pareti sono costituite prevalentemente da muscolo: il miocardio, la parte del cuore che pulsando da 40 a 220 volte al minuto assolve la primaria funzione di questo organo: quella di pompare il sangue. Ciò si verifica perché quando si contrae la muscolatura che si trova attorno al ventricolo si determina un rimpicciolimento di quella cavità e si ha così la fuoriuscita del sangue da esso. Il ventricolo sinistro costituisce il punto di partenza della grande circolazione, tramite la quale tutti gli organi e tessuti del corpo vengono riforniti di sangue e di conseguenza di ossigeno. Il ventricolo destro è invece il punto di partenza della piccola circolazione, per mezzo della quale il sangue "sporco" o venoso, cioè ricco di anidride carbonica e povero di ossigeno, viene inviato ai polmoni dove si depura e diventa arterioso.
Successivamente, questo sangue arterioso entra nell'atrio sinistro e, tramite la valvola mitrale, passa nel ventricolo sinistro; da qui entra nell'arteria aorta e incomincia il lungo percorso che lo porterà fino ai capillari più piccoli. Infine, ceduto l'ossigeno, il sangue venoso passa nelle vene che lo riporteranno nell'atrio destro. Da qui, per mezzo della valvola tricuspide, entra nel ventricolo destro per incominciare un altro ciclo. Quando il cuore batte, gli atri si contraggono simultaneamente e questa fase è definita diastole. Poi, dopo una breve pausa, si contraggono i ventricoli, fase, questa, detta sistole.
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