13.6 Il mal di fegato
Un disturbo abbastanza frequente e comune a molti sport è il cosiddetto "mal di fegato". Non è raro, infatti, vedere corridori, calciatori o nuotatori che durante l'allenamento o in gara appaiono sofferenti e si comprimono il fianco destro.
Il fegato è la più grossa ghiandola dell'organismo e ha molte funzioni di vitale importanza; le principali sono, molto schematicamente:
- eliminare le sostanze tossiche dall'organismo;
- produrre la bile che si raccoglie nella cistifellea e, all'arrivo dei cibi, viene utilizzata per emulsionare i grassi;
- agire sulla maggior parte delle molecole di origine alimentare che arrivano a esso attraverso il sangue;
- regolare la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue.
L'importanza principale del fegato nell'attività sportiva (quindi anche nel nuotatore) sta proprio nell'ultimo punto; vediamo perché. Ogni litro di sangue contiene circa un grammo di glucosio; se questo tasso, cioè la glicemia, si abbassa, è proprio il fegato che, rilasciando il glucosio in esso immagazzinato sotto forma di glicogeno, riporta la glicemia a valori normali. Dopo mangiato o dopo aver ingerito molti cibi o bevande zuccherate, al contrario la glicemia aumenta per l'ingresso di molecole di glucosio nel sangue; in questo caso, grazie anche all'intervento dell'insulina, il glucosio in eccesso nel sangue va a depositarsi nel fegato sotto forma di glicogeno epatico e nei muscoli sotto forma di glicogeno muscolare, oppure viene trasformato in grasso e come tale accumulato.
Quando un individuo nuota può consumare, oltre agli acidi grassi che derivano dal sangue, il glicogeno contenuto nelle fibre muscolari. Questa sostanza, infatti, una volta entrata nelle fibre muscolari, non può più uscire e deve necessariamente essere "bruciata". Dalle fibre muscolari, invece, può uscire l'acido lattico che si forma durante la contrazione nel lavoro lattacido. Questo acido passa nel sangue e viene prelevato dal fegato che lo trasforma prima in acido piruvico e successivamente in glucosio che si lega al glicogeno già presente in esso.
Ma qual è la causa del dolore al fianco destro a cui quasi tutti i nuotatori sono soggetti almeno una volta nella loro carriera? La vera origine di questo disturbo, purtroppo, non è ancora chiara. D'altronde lo stesso dolore si manifesta in maniera diversa da un soggetto all'altro; in alcuni, per esempio, compare solo durante la prima parte dell'allenamento, in altri compare a periodi; io stesso, durante la mia carriera, ho sofferto di mal di fegato per alcuni mesi, poi improvvisamente il dolore è scomparso.
Esistono tuttavia delle probabili ipotesi sulle origini di questo fastidioso disturbo; il professor Arcelli indica quattro possibili cause:
1 - Il ristagno di sangue. Tutto il sangue che proviene dall'intestino, dal pancreas, dallo stomaco e dalla milza passa attraverso il fegato; attraversati i lobuli, ne esce tramite le vene sovraepatiche che sboccano nella vena cava la quale, a sua volta, termina nell'atrio destro del cuore.
Può accadere però che vi sia un intralcio nell'allontanamento del sangue dal fegato, o a livello delle vene sovraepatiche o a livello della parte destra del cuore. Questo "inconveniente" fa sì che nel fegato ristagni una certa quantità di sangue. Tale organo, però, è rivestito da una membrana detta "capsula di Glisson" che è inestensibile; quando il fegato si gonfia di sangue, è proprio a livello di essa che si avvertirebbe il dolore. Ecco perché comprimendo il fianco destro con la mano spesso si ha una diminuzione del dolore.
2 - Il legamento falciforme. Il fegato è unito al diaframma attraverso il legamento falciforme. Il diaframma, però, si muove su e giù con la respirazione; altrettanto fa quindi il fegato. Si possono perciò venire a creare delle situazioni nelle quali il movimento del fegato provoca uno stiramento del legamento falciforme. Tale stiramento è analogo a quello di un legamento di un'articolazione e quindi fa male quando viene stimolato. Questa ipotesi, inoltre, spiegherebbe perché alcune volte il dolore, insorto durante gli allenamenti o in gara, persiste anche nei giorni successivi.
3 - Il diaframma. Anche il diaframma potrebbe essere responsabile delle fitte al fianco destro. Molti medici, infatti, sostengono che il dolore può essere determinato da un crampo o da un insufficiente apporto di ossigeno alla parte destra del diaframma.
4 - Il colon, la cistifellea, lo stomaco. Il dolore che il nuotatore avverte può essere causato anche da una contrazione spastica della muscolatura liscia del colon, della cistifellea o dello stomaco.
La causa reale di questo dolore al fianco destro sembra, dunque, molto dubbia. La mia esperienza mi insegna, però, che spesso il primo responsabile del mal di fegato è proprio il nuotatore stesso. Spesso infatti mi capita di vedere i nuotatori che, arrivati in piscina in anticipo rispetto all'orario di allenamento, mangiano tanto per ingannare il tempo i soliti dolciumi di cui si è tanto golosi da ragazzi (io stesso lo facevo alla loro età).
Queste "leccornie" di solito non sono di facile digeribilità, in particolare se dopo breve tempo si entra in acqua. Ricordo perfettamente che, ogni volta che mi facevo tentare dalla gola, puntualmente durante l'allenamento soffrivo di mal di fegato.
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