11.5 Il meccanismo energetico anaerobico lattacido
Parlando di meccanismo lattacido di produzione di energia ci si riferisce ovviamente all'ATP prodotto con tale meccanismo, quello in cui da una molecola di glucosio si arriva all'acido lattico attraverso una serie di reazioni. Rispetto al meccanismo aerobico, che vedremo più avanti, il sistema anaerobico lattacido non è conveniente perché per una stessa quantità di glucosio la quantità di ATP che si produce è assai minore. Inoltre la scoria che si forma, l'acido lattico, la cui eliminazione dall'organismo avviene lentamente, è uno dei fattori che limitano la quantità di lavoro muscolare che un individuo può compiere. In una gara di nuoto su 200 o 400 metri, per esempio, la sensazione dei nuotatori di avere tutti i muscoli "duri" e "imballati" verso la fine è appunto data dall'acido lattico che si accumula in notevole quantità e che si può dire dia una specie di avvelenamento muscolare transitorio. Il sistema anaerobico lattacido, tuttavia, così come quello della fosfocreatina, è per il nostro organismo di estrema importanza soprattutto per la capacità di provvedere a un rapido rifornimento energetico. Nel nuoto la buona prestazione in quasi tutte le gare (eccezione fatta per i 50 e i 1500 metri) dipende principalmente dal sistema dell'acido lattico; pertanto sarà fondamentale allenare la capacità e la potenza lattacida del nuotatore.
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