3. Il crawl o stile libero
3.1 La respirazione
Il controllo della respirazione è la base per imparare o perfezionare non solo lo stile libero, ma tutti gli stili.
Per molti (soprattutto per gli adulti) imparare la tecnica della respirazione è un grosso scoglio da superare. Tanti principianti, infatti, non riescono a coordinare le due azioni ben distinte: inspirazione d'aria fuori dell'acqua, espirazione dell'aria sott'acqua. A tale proposito è essenziale per il principiante eseguire quasi fino alla noia il seguente esercizio: in piedi nell'acqua bassa, con le mani attaccate al bordo (figura 1), dopo avere effettuato una inspirazione non eccessivamente profonda, immergere la testa in acqua (tenendo gli occhi aperti) e soffiare l'aria dal naso e dalla bocca, formando così "le bollicine". Soffiata tutta l'aria, sollevare la testa per una nuova inspirazione e continuare l'esercizio.
Si tratta in definitiva di acquisire un nuovo modo di espirare l'aria, non certamente istintivo; è necessario, insomma, acquisire un nuovo riflesso. Una volta appresa la dinamica, il tempo di permanenza sott'acqua dovrebbe essere maggiore di quello impiegato nelle emersioni; queste ultime, infatti, servono solo ed esclusivamente per inspirare nuova aria.
La respirazione nel crawl avviene lateralmente; la testa, che in tutte le altre fasi va tenuta dritta sulla linea del corpo, ruota verso il braccio che sta passando sott'acqua. La faccia emerge poco alla volta in superficie, la bocca fuoriesce dall'acqua e può respirare nell'incavo dell'onda che si viene a formare intorno alla fronte del nuotatore per l'azione propulsiva in avanti (figura 2); dietro quest'onda, infatti, c'è uno spazio d'aria sufficiente al nuotatore per effettuare una inspirazione completa; ciò non lo obbliga a girare completamente la testa fuori dell'acqua, cosa che provocherebbe uno squilibrio rispetto all'asse longitudinale del corpo, con il conseguente aumento della resistenza frontale. L'onda e lo spazio d'aria variano a seconda della velocità del nuotatore. Nel principiante che nuota piano, per esempio, lo spazio d'aria sarà limitato e il nuotatore dovrà ruotare molto di più la testa e le spalle per portare la bocca fuori dall'acqua. Nel crawl l'inspirazione va portata a termine rapidamente e la testa deve tornare in posizione prima che, terminato il recupero aereo, il braccio arrivi in acqua. Il principiante però è molto più lento e, rispetto al nuotatore esperto, la sua respirazione inizia in anticipo; egli inoltre è portato a guardare indietro o verso l'alto con una notevole torsione della testa.
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