1.4 Valore personale e sociale del nuoto
L'Italia è una penisola con ben 7.400 chilometri di coste ma, malgrado ciò, il 55 per cento degli italiani non sa nuotare. E non è tutto; nel 1981, una persona su due non aveva mai fatto il bagno in mare o in un lago, anche se in un paese caldo come il nostro stare in acqua significa spesso sollievo, gioia e refrigerio. Questi dati, ricavati da una indagine demoscopica, sono sconcertanti; sembra impossibile, eppure le statistiche attestano che gli italiani hanno paura dell'acqua. La nostra nazione, inoltre, vanta un altro primato: quello degli annegamenti. Ogni anno, infatti, annega per cause accidentali un gran numero di persone e in particolare bambini al di sotto dei sei anni. Un vero disastro, da paese sottosviluppato.
In molte altre nazioni, invece, si è capito che saper nuotare significa innanzi tutto maturità. In Francia, per esempio, non si supera l'esame di quinta elementare se non si dimostra di saper nuotare. Si è capito, evidentemente, che il nuoto è molto di più di un semplice sport, è qualcosa che serve a ognuno di noi: la prima assicurazione sulla vita che si possa stipulare.
Altre nazioni sono ancora di più all'avanguardia; in Australia, per esempio, ai giovani scolari vengono insegnate anche le prime nozioni di salvataggio, per far sì che ogni cittadino sia in grado di intervenire in caso di necessità; non come succede in Italia, dove spesso la gente annega sotto gli occhi di persone impotenti e incapaci di dare aiuto.
Questo grave problema del nuoto si può estendere in generale a tutti gli sport, dal momento che in Italia l'educazione sportiva è sempre stata poco considerata e l'educazione fisica nelle scuole viene spesso trascurata, sia perché gli insegnanti non sempre sono adeguatamente preparati sia perché esiste anche il problema della carenza degli impianti, delle attrezzature, e delle piscine, in particolare al Sud e nelle zone periferiche. Sembra comunque che gli italiani vogliano uscire da questa situazione di sottosviluppo; l'85 per cento delle persone intervistate dalla Doxa in questa inchiesta, infatti, era favorevole all'introduzione di corsi di nuoto nelle scuole elementari e medie. Nei cassetti ministeriali esiste anche un progetto di legge che dovrebbe rendere il nuoto materia di insegnamento nella scuola dell'obbligo. Verrà presto il giorno in cui potremo dire finalmente che gli italiani non hanno paura dell'acqua?
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