13.7 I nuotatori e il mal di schiena
Il mio professore di ginnastica correttiva sosteneva che almeno l'80 per cento degli sportivi soffre di lombalgia, cioè di dolori alla schiena nel tratto lombare della colonna vertebrale. Questo disturbo, effettivamente, colpisce molte persone, sportive o no, adulte e di ogni età. Le ragioni di questo malanno, fra l'altro sempre fastidiosissimo e spesso molto doloroso, possono essere diverse. C'è chi sostiene che derivi da troppo esercizio fisico eseguito scorrettamente, oppure che si erediti inevitabilmente da alcuni sport come la ginnastica artistica, il tennis, il sollevamento pesi, eccetera.
Altri ritengono, invece, che provenga da inattività fisica.
Fra tutti gli sport il nuoto sembra essere un'attività ideale per prevenire la lombalgia, sia perché non produce traumi, sia perché in acqua il corpo umano tende a galleggiare e il rachide quindi è liberato dal peso della gravità. Tuttavia la realtà è un'altra (si veda il capitolo "I benefìci del nuoto"); anche molti nuotatori "in pensione", infatti, soffrono di disturbi alla schiena proprio nel tratto lombare.
La lombalgia può avere un'insorgenza acuta: la colonna, cioè, può rimanere bloccata in una certa posizione mentre si sta sollevando da terra anche un peso leggerissimo o si fa un gesto brusco, provocando dolori fortissimi. Oppure si possono avere periodi di dolori acuti alternati con periodi in cui il dolore scompare. Nei periodi in cui la colonna fa molto male, la cosa più opportuna da fare è quella di rivolgersi a medici specialisti, o a insegnanti di educazione fisica esperti in materia; essi con massaggi, corrette manipolazioni ed esercizi antalgici aiutano ad alleviare il dolore. Mentre, per chi vuole diminuire le probabilità di andare incontro ai dolori di schiena, ma anche per tutti i nuotatori e sportivi in genere, consiglio di fare tutti i giorni, per pochi minuti, della ginnastica di allungamento della colonna, di rafforzamento della muscolatura addominale e di inversione della curva lordotica della colonna lombare; in particolare consiglio sei esercizi di autoallungamento molto utili:
1. Rolling egg (uovo che rotola): dalla posizione seduta su di un tappeto, si raccolgono le ginocchia al petto, le braccia cingono le gambe, il mento al torace; a questo punto con una spinta all'indietro si rotola rullando sulla colonna senza fermarsi per 12-15 volte (figure 81, 82, 83); successivamente, dopo una pausa di 30-45 secondi, si ripete l'esercizio per un totale di 36-48 rullate.
2. Back-over: dalla posizione supina si portano i piedi prima sopra, poi dietro la testa, cercando di rilassare tutta la muscolatura; in questa posizione è bene rimanervi almeno 40-50 secondi (si veda la figura 84); appreso l'esercizio, bisogna cercare di estendere le ginocchia (figura 85).
3. Gatto spaventato: da carponi, con arti superiori e cosce verticali rispetto al suolo, si deve cercare di arcuare la schiena verso l'alto evitando un esagerato spostamento del bacino indietro (figura 86).
4. Ginocchio al petto: da supini con ginocchia flesse afferrare il ginocchio destro con la mano destra e avvicinarlo al torace ripetendo poi lo stesso esercizio per l'altro ginocchio; contemporaneamente bisogna cercare di eseguire la retroversione del bacino, cioè eliminare quella curva fisiologica che si viene a formare a livello lombare quando si è supini (figure 87 e 88).
5. Ginocchia al petto: esercizio simile al precedente; sempre da supini afferrare le ginocchia con le mani corrispondenti e portarle contemporaneamente al petto senza alzare la regione sacrale (figura 89).
6. Esercizio "scaricante": questo esercizio è molto utile per "scaricare" la colonna dopo una serie di esercizi. Da posizioni carponi arti superiori e cosce in posizione verticale rispetto al suolo, avvicinare il sedere ai talloni cercando di cifotizzare, cioè arcuando la schiena in alto (figure 90 e 91).
Una cosa veramente importante da fare se si vuole evitare il mal di schiena, consiste nell'eseguire questi esercizi, e altri consigliati da esperti, tutti i giorni; così facendo si otterranno risultati sorprendenti, anche se può sembrare impossibile che con un mezzo così banale si possa combattere un disturbo tanto doloroso e fastidioso.
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