17.4 Perché l'abbandono precoce dello sport da parte delle giovani
Nell'ambiente sportivo uno dei fenomeni negativi più difficile da superare è, senza dubbio, l'abbandono precoce dell'attività sportiva degli atleti, e in particolare delle ragazze in età adolescenziale.
Lo sport rappresenta per le ragazze di questa età un momento molto importante; oltre a essere un mezzo di socializzazione, infatti, permette una maggiore autonomia dalla famiglia e può diventare l'inizio dell'emancipazione dai ruoli che si è soliti attribuire alla donna. Praticare un'attività sportiva, dunque, risulta senza dubbio di ausilio per superare il periodo più critico e fondamentale della crescita - l'adolescenza - che determina il passaggio dal mondo infantile a quello degli adulti. Pertanto lo sport assume un ruolo fondamentale, quasi insostituibile per un completo sviluppo fisico e psicologico dei giovani. Tuttavia sono molte le ragazze di età compresa fra i 13 e i 17 anni che abbandonano lo sport.
Trovare la ragione di questo stato di cose è molto difficile; si può pensare, però, che accada quando l'attività sportiva diventa motivo di frustrazione anziché di gratificazione. Gli studi più approfonditi di psicologia dello sport confermano che questo abbandono si determina soprattutto nel momento in cui l'eccessivo impegno sportivo costringe la ragazza a isolarsi dal mondo esterno; oppure quando l'assillante aspirazione al successo, in particolare da parte dei genitori, diventa materialmente irrealizzabile.
Queste sono solo due ipotesi; è certo, comunque, che le vere motivazioni che spingono alla pratica sportiva sono da ricercare nella possibilità di sfogare le tensioni nervose e di promuovere nuove amicizie, oltre che nella ricerca di una gratificazione fisica e psicologica. Pertanto, se queste primarie caratteristiche vengono a mancare risulta evidente la scelta di abbandonare lo sport.
Torna all'indice