12.8 L'allenamento della forza
Si è già detto che con il termine forza si intende la capacità dei muscoli di vincere delle resistenze esterne o di opporsi a esse. Si è anche detto, facendo riferimento al grafico Forza/Velocità (figura 43) come la forza massima che un muscolo può esplicare non sia sempre uguale, ma anzi vari moltissimo a seconda delle velocità alle quali il muscolo stesso si contrae: è minima quando la velocità di contrazione è massima, mentre via via che la velocità diminuisce la forza aumenta; quando la velocità di accorciamento è nulla, infatti, la forza raggiunge valori massimi (contrazione isometrica). Durante le contrazioni veloci, nel muscolo intervengono maggiormente le fibre veloci, cioè le FTF. Nello sport del nuoto, però, non si raggiungono mai limiti di velocità massima di contrazione, tali da fare intervenire maggiormente queste fibre, come avviene per esempio nel lanciatore di baseball o nel giavellottista.
La velocità di contrazione dei muscoli del nuotatore, infatti, è tale da far intervenire verosimilmente poche fibre veloci del sottotipo II B (le più tipicamente esplosive) e molte fibre lente (tipo I).
Ma qual è, allora, la forza specifica che deve essere allenata nel nuoto?
Appare evidente che al nuotatore non serve una forza esplosiva, né tanto meno una forza elevatissima. In questo sport, infatti, è molto importante ripetere tante volte nell'unità di tempo il gesto tecnico (la bracciata) estrinsecando valori non elevati di forza. Si tenga anche presente che se è vero che i nuotatori devono essere più forti degli altri individui, non è affatto vero che le prestazioni da loro ottenute siano tanto migliori quanto più elevata è la forza, sia pure se si fa riferimento alle velocità di contrazioni più tipiche del nuoto. Al di sopra di un certo valore di forza, anzi, è molto verosimile che le prestazioni peggiorino, dal momento che parallelamente crescerebbe anche la massa dei muscoli. Ciò creerebbe vari problemi, come quello dell'incremento del peso corporeo e della minor "galleggiabilità", come quello della minor mobilità articolare.
Al nuotatore, dunque, è importante aumentare la sua forza soltanto quando sia carente. È invece assai importante migliorare la forza-resistenza.
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