12.4 L'allenamento delle componenti aerobiche della resistenza
In alcune discipline sportive (corsa lunga, sci di fondo, ciclismo su strada, eccetera) sono stati usati i dati ricavati dal test di Conconi per scegliere i ritmi più adatti per allenare molte delle componenti aerobiche della resistenza.
Il test di Conconi in pratica consiste nel far correre, marciare, sciare o pedalare un atleta a velocità costante e in piano e nel valutare la sua frequenza cardiaca; dopo aver fatto varie prove a diverse velocità, è possibile preparare un grafico (figura 45), con in ascissa la velocità e in ordinata la frequenza cardiaca; in quest'ultima, se il test è stato eseguito correttamente, si nota come i punti sperimentali si dispongono su una retta (la frequenza cardiaca, cioè, cresce linearmente con la velocità) fino a una certa velocità, nella quale invece la frequenza cardiaca non sale più in maniera proporzionale, ma in misura inferiore e nel grafico compare quindi una deflessione. Secondo il professor Conconi questa deflessione della curva si verifica quando incomincia a intervenire il meccanismo lattacido, cioè quando nel muscolo oltre alla produzione si inizia l'accumulo di lattato; a essa quindi è stato dato il nome di "velocità di deflessione" o "velocità d'innesco".
La velocità di deflessione è stata utilizzata in tutte queste discipline sportive per scegliere i ritmi di allenamento per la maggior parte delle componenti aerobiche della resistenza. Nella corsa, per esempio, si possono stabilire le andature da tenere durante una gara lunga, in particolare la maratona: tale andatura, infatti, è pari al 5-7 per cento in meno della velocità alla quale corrisponde la deflessione; oppure per stabilire i ritmi di allenamento: la corsa continua media dovrà essere corsa a una velocità inferiore del 5 per cento circa rispetto all'impennata; il "corto veloce" attorno alla velocità d'impennata; il "lungo" chiaramente a velocità inferiori anche del 20 per cento a quella del flesso. Si è visto, inoltre, come la velocità tenuta nell'ora di corsa sia pari alla velocità di flesso.
Nel nuoto, ovviamente, non è semplice eseguire il test di Conconi, perché sarebbero necessarie attrezzature sofisticate; si deve dunque cercare di stabilire quali potrebbero essere i ritmi più utili per migliorare le capacità aerobiche della resistenza in rapporto al valore individuale nella più lunga delle gare di nuoto abitualmente praticata: la 1500 metri maschili e la 800 metri femminili.
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